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Assange chiede asilo politico all’Ecuador

Ancora un colpo di scena nel caso Assange. Il fondatore di Wikileaks si è rifugiato da questo martedì nell´ambasciata dell’Ecuador a Londra e ha chiesto asilo politico al paese latinoamericano. “Confermo che sono arrivato oggi all’ambasciata dell’Ecuador dove ho chiesto appoggio diplomatico e asilo politico. La mia domanda è stata trasmessa al ministero degli Esteri di Quito”, ha dichiarato Julian Assange.
 
Il Foreign Office ha confermato la notizia, precisando in un comunicato che “considerata la sua presenza nell´ambasciata ecuadoregna, Assange si trova in territorio diplomatico, fuori dalla portata della polizia”. “Cerchiamo di risolvere questa situazione il più velocemente possibile con le autorità di Quito”, aggiunge il ministero.
 
Dal giorno del suo arresto, l´australiano è sottoposto a un regime di libertà vigilata con un braccialetto elettronico e l’obbligo di presentarsi regolarmente a un commissariato. La Corte Suprema britannica ha concesso la sua estradizione verso la Svezia dove dovrebbe rispondere ai giudici nel quadro di un´inchiesta per stupro. Il primo ministro australiano, Julia Gillard, ha assicurato stamane ad Assange l´assistenza consolare del suo Paese e ha ribadito l’opposizione alla sua estradizione.
 
r.m.


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